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La Commissione definisce le priorità dell’UE per il prossimo bilancio settennale: suona il campanello d’allarme

Il commissario UE Günther Oettinger ha presentato oggi le proposte finanziarie della Commissione europea per il prossimo bilancio settennale dell’UE, il quadro finanziario pluriennale (QFP). La Commissione propone uno stanziamento di 123 miliardi di euro a prezzi correnti per coprire la totalità delle priorità esterne dell’UE, compreso l’aiuto allo sviluppo comunitario.

Emily Wigens, Direttrice ad Interim dell’ufficio di Bruxelles dell’organizzazione anti povertà ONE, ha dichiarato: “Considerato che il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale terminerà solo tre anni prima della scadenza per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, la proposta della Commissione invia un segnale preoccupante sulla capacità dell’UE di essere un leader globale nella lotta contro la povertà estrema.

“Se i paesi dell’UE si impegnano seriamente a raggiungere l’obiettivo internazionale di destinare allo sviluppo lo 0.7% del proprio reddito nazionale lordo e continuano ad allocare circa il 20% del loro aiuto tramite il bilancio dell’UE, potrebbero allora essere disponibili 40 miliardi di euro ulteriori per lo sviluppo nei prossimi 7 anni. Il diavolo si nasconderà nei dettagli e saremo in grado di capire con esattezza quanti fondi saranno allocati ai paesi più vulnerabili solo quando vedremo il pacchetto completo a giugno. Tuttavia, il fatto che la Commissione non sembra aver preso in considerazione questo livello di ambizione nella sua proposta mette in allarme.

“Altri governi stanno già cogliendo il potenziale che l’Africa ha da offrire. L’Africa ha bisogno di 22,5 milioni di nuovi posti di lavoro all’anno per assorbire l’aumento della popolazione giovanile destinata a raddoppiare entro il 2050. L’UE deve farsi avanti ed investire ora per favorire lo sviluppo del continente e del suo potenziale. Una gioventù africana emancipata e che abbia accesso alle giuste opportunità educative e lavorative può fungere da motore della crescita globale, dell’innovazione e può modellare il futuro di entrambi i nostri continenti. È una situazione vantaggiosa per tutti.”

Sul caso specifico italiano, Wigens ha aggiunto: “Con una distanza di circa 140 km tra le coste siciliane e quelle del continente africano, il prossimo governo, di qualunque colore politico esso sia, deve far propria la visione dell’aiuto allo sviluppo come investimento strategico. L’Italia deve svolgere un ruolo di leadership nel garantire un aumento dell’aiuto dell’UE pari a 40 miliardi di euro nel prossimo bilancio settennale. Il prossimo governo italiano deve anche garantire che gli aiuti siano destinati in via prioritaria a quei posti, quelle persone e quelle aree di investimento che ne hanno più bisogno, creando così un futuro più stabile e prospero sia per l’Europa che per l’Africa.

FINE